In cosa consiste il radioascolto su bande V/UHF ?
L'interesse verso l'ascolto delle comunicazioni radio con uno scanner è un'attività condivisa da molti appassionati. Questo hobby assume caratteri del tutto particolari quando si tratta di frequenze superiori ai 26 MHz per la possibilità di captare il polso della vita che ci circonda tramite le emissioni degli enti preposti al controllo del territorio e dei gruppi che vi lavorano giornalmente. Volendo fornire un piccolo incipit all'argomento basti dire che con tutta comodità è possibile seguire l'autista di un taxi che chiede alla propria sede informazioni sui treni in partenza per conto del cliente che sta trasportando oppure aggiornarsi in tempo reale sulle fasi di soccorso per l'incidente autostradale occorso a qualche decina di chilometri da casa nostra. Questo, e molto altro, è radioascolto ma sarebbe fortemente limitativo pensare che sia tutto qui. Con l'evoluzione della tecnologia anche il monitoraggio con un ricevitore scanner ha subito, e continua a subire, grandi cambiamenti. Per tale ragione la nostra opera, che fotografa lo spettro radio italiano, ha subito continui rinnovamenti edizione dopo edizione. Per orientarsi in questo mondo è utile inizialmente suddividere le bande di frequenza in diversi segmenti per poi approfondire quali utenti radio vi operano:
VHF basse
La parte inferiore delle VHF, dai 26 fino agli 87.5 MHz dove inizia la radiodiffusione FM, viene spesso ignorata pure offrendo notevoli potenzialità di ascolto. La VHF low band, come viene chiamata dagli appassionati dei paesi anglosassoni, vede la presenza di servizi di comunicazione sia fissi che mobili quali vigili del fuoco, forze di sicurezza, soccorso stradale. Tutte emissioni che si possono ricevere con facilità poichè fanno impiego di tecnologie analogiche che inoltre per merito della radio-propagazione, assai propizia su queste frequenze specie nelle stagioni primaverile ed estiva, fanno giungere alla nostra antenna segnali provenienti non solo dalle città a noi vicine ma anche da altre regioni d'Italia. In condizioni ottimali sintonizzare trasmissioni provenienti da altri Paesi di Europa ed Asia diviene la norma, come ad esempio la rete radio del servizio autostradale francese sui 35 MHz con i suoi tipici toni audio di chiamata oppure la rete delle forze di sicurezza turche sui 34 MHz. Vi chiedete perchè dunque i possessori di scanner tendono a sottovalutare questa banda? Ciò è dovuto al fatto che in ambito nazionale i canali attivi coprono solo una piccola frazione delle frequenze dando l'impressione, ad un fugace ascolto, che non vi sia quasi nulla da sintonizzare. Da parte nostra al fine di colmare tale lacuna abbiamo dedicato molta attenzione per stilare l'elenco delle utenze [riportate nella nostra opera ora in aggiornamento] che, all'insaputa dei più, operano nelle VHF basse. Frequenze sono difatti adibite a: Cercapersone, ovvero i pager a breve e medio raggio (più diffusi di quanto si tenta a credere) per la gestione delle comunicazioni all'interno di strutture alberghiere, musei, centri congressi, centri di cura. Reti radio simplex, per la gestione delle comunicazioni tra aziende di trasporto, nelle operazioni del soccorso in montagna. Telecomandi, sia per usi dilettantistici nel controllo di radiomodelli che per impieghi quali apriporte, apricancelli ed applicazioni analoghe. LPD di varia tipologia quali babymonitor, radio microfoni ed estensori audio via radio anche per ambiti professionali, solo per fare un paio di esempi. Di fatto poi alcuni segnali intriganti oppure provenienti da apparati non omologati, che ufficialmente dovrebbero essere assenti dal nostro territorio, ricadono su questa banda.
VHF alte
La parte di spettro radio che va dai 108 ai 174 MHz costituisce uno delle due principali aree che vedono il concentrarsi di un elevato traffico di segnali radio di interresse per l'appassionato. Qui i ricevitori scanner aprono uno ad uno scenario estremamente vario poichè vi sono utenze radio di tutte le categorie. Passiamo dal segmento dedicato alle comunicazioni aeronautiche con modulazione AM, sia civili che non, all'importante banda radioamatoriale dei 144 MHz dove troviamo segnali di ogni genere (FM, C4FM, SSB, APRS, Packet, nodi Echo-link), per proseguire con il gruppo di canali destinato al servizio marittimo ed infine con la parte dove si concentrano le PMR ovvero le reti radio-mobili che supportano aziende ed istituzioni nel loro operato.
Riguardo le reti PMR dato che in gran parte, nelle VHF, sono in tecnologia convenzionale risultano a portata di ogni apparato ricevente, anche datato oppure estremamente economico. Ma nel concreto chi utilizza oggi una struttura radio-mobile? Un elenco esaustivo non esiste naturalmente, ma ecco ciò che hanno segnalato di recente i nostri clienti: Bus e taxi, protezione civile, aziende di trasporto merci, ospedali ed ambulanze, polizia locale, servizi di sicurezza privata, gestori multi-servizi in centri turistici, partecipate per servizi ai cittadini, coordinamento operatori entro porti ed aree di smistamento, aziende che lavorano entro cantieri, vigilanza stradale ed autostradale, ausili tecnici negli eventi sportivi, operatori forestali, agenzie, enti governativi. Come avrete intuito si potrebbe continuare a lungo e naturalmente si è comunque evitato di citare servizi e dettagli troppo sensibili. Oltre alle comunicazioni a voce, in fonia cioè, vi sono nelle VHF una nutrito numero di canali radio impiegati da trasmissioni dati (reti Scada) che veicolano la telemetria di stazioni o meccanismi remoti usati per controllare strutture idrauliche, status di rilevatori ambientali, eccetera.
UHF
La parte di spettro radio che va dai 400 ai 470 MHz costituisce l'altra delle principali aree che concentrano un elevato traffico di emissioni sintonizzabili da uno scanner. In parte si ripropone quanto detto in precedenza riguardo le reti PMR radio-mobili, vi sono grossomodo gli stessi operatori ed una simile presenza capillare nel territorio. A queste si aggiungono delle specificità che la sola banda UHF esprime. Nuovamente fare un elenco sarebbe riduttivo, a solo titolo di esempio citiamo i link telefonici usati per collegare i rifugi montani con le stazioni a valle, i frequentatissimi canali dei 446 MHz (alcuni a standard analogico, altri a standard digitale) usati per le comunicazioni tipo walkie-talkie con apparati talmente diffusi da essere venduti anche nei tradizionali centri commerciali, ed ancora i servizi radio adibiti alla gestione e coordinamento di riprese televisive in occasione di eventi esterni di tipo culturale e sportivo (attive anche 24h su 24 in qui momenti).
Figura: Radioascolto UHF, reti radio PMR private e governative
In altri termini strutture PMR private ad ampio raggio, ma anche governative, che rendono le UHF il terreno per eccellenza di ogni comunicazione dai cantieri ai servizi dello Stato. Ma ce di più, è in questa parte di spettro che si assiste al passaggio dalla tradizionale modulazione FM a banda stretta alle modulazioni con codifica digitale DMR e TETRA. Un cambiamento graduale ma assai importante che oramai anche gli appassionati hanno iniziato a conoscere, questo è reso possibile dalla nuova generazione di ricevitori che ai consueti modi AM / FM affiancano la demodulazione dei sistemi numerici. DMR, dPMR, D-STAR, TETRA, ALINCO EJ-47, sigle che identificano standard fruibili da apparati moderni come l'AR-DV1.
V/UHF in panoramica
Fino a qui abbiamo discusso di bande che rappresentano appena frazioni rispetto l'ampio segmento di 26-3600 MHz. Il radioascolto spazia pertanto anche oltre quanto si è descritto qui sinteticamente. In un certo senso stiamo vivendo l'epoca d'oro dell'hobby che ci vede porci dinanzi uno scanner per cercare i più disparati segnali. Il connubio tra ricevitore e computer più di altri fattori apre oggi ad infinite occasioni. Un tradizionale apparato così come un SDR oppure una modesta USB dongle, una chiavetta USB originariamente dedicata alla fruizione DVB-Terrestre ma usabile come scanner a larga banda, hanno liberato la creatività degli appassionati. La tracciatura e la decodifica delle trasmissioni telemetriche, il monitoraggio contemporaneo di più canali radio, scansioni elaborate delle frequenze, l'acquisizione di dati che portano in automatico ad identificare posizione e/o natura delle emissioni radio, analisi di echi-radio che trasformano la nostra postazione in un RADAR passivo. Ambiti nuovi e certamente coinvolgenti.
Figura: Radioascolto V/UHF, comunicazioni analogiche e digitali
Le frequenze coperte da un tipico apparato scanner, che spaziano dalle HF alle microonde, ci portano in contatto con forme di comunicazioni radio di ogni tipologia e forma. Per questo il grande appeal insito nell'hobby, coloro che desiderano dedicarsi al monitoraggio dei ponti radio analogici per seguirne i messaggi vocali trova sicura soddisfazione - allo stesso modo coloro che desiderano inoltrarsi nella sintonizzazione di lontani radiofari VOR o nella decifrazione a scopo didattico di flussi di bit provenienti da sensori wireless hanno a loro disposizione strumenti per ogni singola necessità.
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